martedì 31 ottobre 2017

Abraham Olano

Abraham Olano - Giro d'Italia 2006
Tra le indiscrezioni che circolano sul percorso del prossimo Giro d’Italia c’è quella che vede un arrivo in salita a Prato Nevoso. Così ho frugato nell’archivio trovando questa fotografia, una delle più vecchie, che vede ritratto lo Spagnolo Olano in maglia di campione del mondo, seguito da Ivan Gotti in maglia Gewiss e da altri corridori tra cui si riconosce Faustini con la maglia giallo limone della Aki. Siamo tornati nel 1996 sugli ultimi tornanti della salita che porta a Prato Nevoso, che per la prima volta ospita un arrivo del Giro d’Italia, quasi al termine della seconda settimana. Maglia rosa è Rebellin (nascosto da Gotti nella foto) ma all’attacco ci sono Tonkov, Ugrumov e Zaina, ma è Olano ad essersi preso la responsabilità dell’inseguimento. Tonkov quella sera va in rosa ed inscenerà nel finale di quel Giro un duello sino all’ultima tappa di montagna proprio contro lo Spagnolo che vestirà la rosa solo una tappa, sul Pordoi per poi scendere al terzo posto dopo il Mortirolo. Olano non fu mai amato dal pubblico, forse perché fisicamente ricordava troppo Indurain, che stava smettendo. Vestì persino la sua maglia, quella della Banesto, ma non poteva certamente reggere il confronto. Non gli fu mai perdonata la vittoria al mondiale di Duitama, quando approfittò dello strapotere del Navarro per giocare in contropiede ed indossare la maglia che avrebbe dovuto essere di Miguel. La gente del ciclismo ha il palato fine e sa riconoscere la classe, quella che Olano non aveva, seppur vestito dei colori dei grandissimi.

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