venerdì 2 maggio 2014

Perdersi tra i colli


Prima di tornare al mare e rivedere il porto canale, questa sera ho onorato un appuntamento con me stesso. Perché ai figli dovrò pur raccontare qualcosa che sia diverso dall’acqua. E cosa, meglio del grano, d’un vento dolce che porta il caldo della stagione nuova ed d’una strada che non sai dove va a finire. Potrò raccontare loro che un giorno dovranno magari fare a meno di me, ma che potranno certamente ritrovarmi nel respiro a pieni polmoni sull’asfalto rovinato d’un viottolo di campagna, uno qualunque, perché papà procede senza alcun criterio, perché ad ogni bivio di questa campagna, ad ogni fienile, ad ogni rovere, trova una valida ragione per spingere ancora, guardare le ombre che s’allungano, stringere il manubrio e tardare ancora un poco a prendere la via che porta al mare.

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